La chitarra classica rappresenta senz’altro uno dei primi strumenti che garantisce ai principianti la possibilità di imparare al meglio le basi della teoria e pratica musicale, con uno sforzo progressivo e graduato: scopriamo come imparare a suonare la “regina” degli strumenti a corde.
La chitarra, soprattutto nelle sue forme classica ed elettrica, rappresenta uno degli strumenti musicali che più attrae giovani e meno giovani, per via del suo suono inconfondibile e la sua capacità di costruire la vera e propria “ossatura” alla base di un brano, melodico o ritmico. Spesso ne viene promosso l’insegnamento già in tenera età, per aiutare il bambino a familiarizzare successivamente con la teoria musicale nei suoi aspetti più completi, oltre a costituire un eccellente terreno di prova per passare poi ad altri strumenti musicali.
Conoscere lo strumento in tutte le sue parti è indispensabile per approcciarsi correttamente allo studio della chitarra. Inizieremo quindi con l’apprendere come i suoni vengono emessi dalle corde ed amplificati dalla cassa armonica, a seconda del modello e della tipologia di fabbricazione. Passeremo successivamente allo studio contestuale dei primi elementi teorici che ci consentiranno di conoscere i primi accordi, partendo dall’apprendimento dei più comuni (l’accordo di Do è un classico per molti aspiranti musicisti, in tutte le sue varianti) ed espandendo poi il repertorio giorno dopo giorno, scoprendo quale variante dell’accordo è migliore e più comoda per legarsi velocemente alle successioni che imposteremo sulla tastiera.
Per apprendere il controllo e la conoscenza completa degli strumenti musicali, a prescindere dalla loro tipologia, dobbiamo naturalmente esercitarci su base quotidiana per fissare i concetti principali e valutare quali accordi e tecniche vogliamo conoscere per dar vita ai nostri primi brani.
Assumiamo innanzitutto una postura corretta ogni volta che ci esercitiamo (inizialmente prendiamo in considerazione fino a due sessioni al giorno), con gambe, braccia e spalle che avvolgono lo strumento senza causare rigidezza e procedendo con movimenti di dita, o plettro, puliti e precisi. Impariamo inoltre a sviluppare, già dalle prime sessioni, la coordinazione tra movimenti della mano sinistra e destra, che dovranno muoversi all’unisono: per ottenere ciò, saranno generalmente necessarie 1 o 2 settimane di esercizio continuo, fino a raggiungere la padronanza di tastiera e cassa armonica.
Non è necessario avere sempre a portata di mano lo strumento per svolgere questa tipologia di esercizi: possiamo infatti ricorrere ai momenti liberi per diteggiare ed effettuare l’arpeggio senza chitarra, esercitandoci alla cieca per capire fino a dove possiamo raggiungere coordinazione.
Una volta acquisita confidenza con il “re” degli strumenti musicali, possiamo continuare a scoprire il mondo della chitarra aiutandoci con le nostre canzoni preferite, che possiamo suonare secondo il nostro stile aiutandoci con le tablature facilmente reperibili online, oppure possiamo raffinare il nostro suono e la capacità di legare più accordi facendo pratica nell’uso del barrè, tecnica che ci consente di eseguire, in differenti scale, un accordo di cui abbiamo appreso l’esecuzione di base.
In questa fase è necessario sviluppare sufficiente forza muscolare e coordinazione nelle nostre dita, soprattutto nel pollice, che si occuperà di fare da contrasto alle restanti quattro permettendoci di eseguire passaggi veloci da una corda all’altra e da un capotasto al successivo.
Potremo così acquisire una tecnica fluente che ci guiderà nel proseguimento del nostro studio relativo agli strumenti musicali di qualsiasi tipologia, cordofoni o meno.