La chitarra rappresenta uno degli strumenti musicali a cui ci si rivolge, fin dalla più tenera età, per imparare a suonare in breve tempo le nostre canzoni preferite. Attraverso alcune facili lezioni, possiamo acquisire i primi rudimenti dello strumento a corde più importante della musica moderna.
Iniziare a suonare la chitarra presuppone, da parte dell’allievo interessato allo studio di uno degli strumenti musicali cordofoni più importanti di sempre, una particolare attenzione alla conoscenza dei primi rudimenti sulla teoria musicale che, al nostro scopo, potranno essere incentrati principalmente sulla lettura delle prime note (Mi, SOL, SI, RE, FA; FA, LA, DO, MI) sul pentagramma.
Oltre ad imparare la loro posizione sulle righe del pentagramma, è importante avere chiara la loro durata, concentrandosi sulle nozioni di semibreve, minima e semiminima:
Ovviamente, le note di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente vengono utilizzate in qualsiasi pentagramma per tutti gli strumenti musicali e si accompagnano a pause di valore del tutto simile, di semibreve, minima e semiminima.
Possiamo quindi iniziare a mettere in pratica l’uso di tali notazioni direttamente sulla tastiera della chitarra, prendendo in considerazione ad esempio la quarta corda (RE).
Suoniamola con il plettro (più comunemente chiamato penna) senza esercitare alcuna pressione sulla tastiera (corda a vuoto), dopodiché passiamo lentamente alla terza corda di SOL, su cui il nostro plettro dovrebbe posarsi suonandola. Il suono percepito dovrebbe essere netto all’orecchio, senza scivolamenti dello strumento; un’operazione da ripetere per le restanti corde della chitarra che imbracciamo: quindi eseguiamo lo stesso movimento mettendo in vibrazione la seconda corda, (il SI), e concludiamo passando alla prima (MI cantino).
Una volta imbracciati i nostri strumenti musicali ed eseguita questa semplice pratica, possiamo acquisire qualche nozione più avanzata, rimanendo comunque ad un livello di conoscenze basilari della chitarra.
Aggiungiamo quindi alla durata delle note, che già conosciamo, la cosiddetta croma, che si distingue sul pentagramma per avere un piccolo apice in aggiunta al gambo. La sua durata è 1/8 e permette di avere diverse applicazioni nei brani più veloci; teniamo inoltre conto che, per semplicità di lettura, potremmo vederle raggruppate da una linea orizzontale nera uniforme.
Per approfondire la nostra conoscenza sulle notazioni musicali, ci sarà di grande aiuto esercitarci sui nostri strumenti musicali con la scala diatonica, in cui sono presenti una serie di toni in cui si interpongono i cosiddetti semitoni (la minima distanza che può essere riscontrata tra un suono e l’altro).
Se volessimo suonare scale simili con maggiore efficienza e più rapidamente, potremmo prendere in considerazione l’esecuzione sulla nostra chitarra della cosiddetta plettrata alternata, utilizzando faccia superiore e posteriore del plettro tenuto tra pollice ed indice per passare da una corda all’altra.
Spesso sul pentagramma per chitarra classica viene sottolineata tale tecnica con una notazione particolare, costituita da un triangolo nero con faccia rivolta verso l’alto o il basso, a seconda di come deve essere mantenuto il plettro nel movimento.
In questo modo abbiamo assimilato alcuni concetti che stanno alla base dello studio della chitarra classica o elettrica. Non ci resta che cercare lo spartito della nostra canzone preferita per iniziare a mettere in pratica le nozioni appena apprese.