3 Consigli pratici per fare lezioni di musica

lezioni di musica

Avvicinarsi allo studio di uno strumento musicale in maniera metodica presuppone un elevato livello di attenzione e comprensione sia da parte dello studente che dell’insegnante: vi offriamo tre consigli pratici in grado di aiutare entrambi nello svolgimento della didattica, per lezioni di musica più facilmente consolidate.

Seguire e impostare le lezioni di musica: premessa

Nel momento in cui un allievo si iscrive fiducioso alle lezioni di musica proposte dall’istituto o dall’accademia prescelta, il problema della miglior didattica musicale da adottare, da parte di studente e insegnante, si fa ampiamente largo.

Essendo molto numerosi gli indirizzi e le branche proposte dalla moderna trattazione delle discipline musicali, è bene scoprire in anticipo le attitudini e le possibilità di coloro che seguiranno il piano didattico, così come all’insegnante converrà avere a disposizione più risorse per conoscere sotto ogni punto di vista la preparazione dell’allievo: ecco tre pratici consigli per affrontare al meglio insieme le lezioni di musica.

Come affrontare al meglio le lezioni di musica

1 – Conosciamo innanzitutto l’ambiente, inteso come complesso di strutture e relazioni poste in essere dal luogo in cui lo studente si ritroverà a fare teoria e pratica, così come l’insegnante dovrebbe darsi da fare per scoprire il passato artistico e l’eventuale maturazione avvenuta nell’alunno. Scoprire se è un novizio dell’ambiente, se ha già avuto lezioni propedeutiche, e soprattutto cosa voglia fare della musica, se una compagna di vita quotidiana e un passatempo oppure qualcosa di più a livello professionale, permetterà di studiare una strategia di apprendimento comune, che troverà nel mutuo ascolto e comprensione il successo delle lezioni di musica.

2 – Sfruttare l’opportunità derivata dal poter partecipare a convention, workshop e congressi organizzati dalla scuola presso cui si sta studiando: il prestigio dell’istituto è spesso direttamente proporzionale alla sua offerta, oltre che didattica, dal punto di vista pratico.

Fare un passo avanti con la tecnica musicale, e avere l’opportunità di metterla in pratica in breve tempo, rappresenta uno dei maggiori incentivi utili per eliminare nello studente il senso di ansia e disagio che può provare la prima volta che si esibisce davanti ad un pubblico di “estranei”, fuori dalla propria cerchia ristretta di conoscenti e amici. E’ inoltre questo il momento in cui l’insegnante potrà fare il punto sul proprio metodo didattico, per capire se è a prova di qualsiasi alunno o se va integrato con interventi supplementari.

3- A corollario di quanto suggerito nel precedente consiglio, integriamo sempre le nostre lezioni di musica teorica con delle opportune esercitazioni: non appena abbiamo appreso il concetto di durata della nota sul pentagramma e di scansione ritmica, ad esempio, uno studente interessato a ciò che impara, sentirà immediatamente la necessità di estrarre dallo strumento quello che ha letto su carta. Allo stesso modo, l’insegnante può aiutare l’allievo a capire presso quali punti della teoria, nel suo insieme, può fermarsi e iniziare a considerare come trasporre sullo strumento quanto studiato finora.

Sono infatti diversi i modi per seguire i corsi di perfezionamento che verrà spontaneo prendere in considerazione, dopo aver acquisito una solida base teorica con questo metodo.

Accordandosi con l’insegnante, sarà infine possibile accedere con facilità ai livelli superiori dei corsi provando ripetutamente a registrare i propri progressi, sia nell’esecuzione vera e propria che negli esercizi, fino a raggiungere il nostro obiettivo principale: diventare sicuri della nostra padronanza della tecnica, del nostro strumento e del futuro musicale che ci aspetta.

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