Stiamo vivendo le nostre prime esperienze nel mondo della musica: quali strumenti musicali si rivelano più adatti per farci scoprire quest’arte in maniera facile e veloce? Scopriamo insieme da dove iniziare per ottenere da subito dei buoni risultati.
Scegliere, tra la vastissima gamma di strumenti musicali, quello più adatto a noi, è spesso una questione di gusti ed influenze.
Si parte dal tipo di musica ascoltata e preferita, dai consigli di amici e conoscenti che già suonano uno strumento per professione o svago, per concludere con la maggiore o minore predisposizione percepita per suonare uno strumento piuttosto che un altro.
Iniziare un serio studio degli strumenti musicali non implica necessariamente di dover iniziare dalle nozioni più complesse; è infatti possibile scegliere un iter graduale, partendo ad esempio da una breve considerazione che tenga conto di quelli obiettivamente più accessibili per iniziare a suonare.
Spesso, come normali amanti della musica, rimaniamo estasiati di fronte alle performance di chitarristi, tastieristi e batteristi dei nostri gruppi preferiti; risulta allora più facile iniziare a considerare lo studio di quegli strumenti musicali che ci permettono di imitarli. Possiamo farci un’idea dello strumento con cui sarebbe più semplice iniziare lo studio ascoltando i nostri brani preferiti, ricercando il tipo di sound che più apprezziamo e che vorremmo riprodurre sullo strumento che poi acquisteremo, questo percorso costituisce già un enorme incentivo a iniziare a suonare in maniera più facilitata.
Detto ciò, spesso viene consigliato, a partire dalla più tenera età, l’apprendimento del pianoforte, capace, assieme ad altri strumenti musicali come organo, fisarmonica e tastiera, di semplificare l’approccio iniziale alle discipline musicali, permettendo comunque di conseguire una solida base teorica.
Oltre al piano, prenderemo senz’altro in considerazione la chitarra classica, tra gli strumenti musicali propedeutici più popolari anche per la sua facile trasportabilità.
Il suo impatto sulla cultura popolare della musica è stato sempre particolarmente forte; ed ancora oggi, a distanza di decine di anni dal lancio della “rock music”, continua ad essere un ottimo strumento con cui apprendere teoria e pratica.
E’ molto apprezzata anche nelle sue diverse varianti, la chitarra basso, l’acustica e quella elettrica, che sempre più giovani preferiscono per iniziare a studiare musica moderna.
Se siamo appassionati di musica classica, e non avessimo risorse per iniziare lo studio del pianoforte, possiamo essere facilitati notevolmente rivolgendo l’attenzione alla categoria dei cosiddetti “legni”, ovvero strumenti musicali a fiato, in genere non molto dispendiosi e facili da imparare a prescindere dall’età dello studente.
Consideriamo quindi, come valide alternative, l’acquisto di un flauto classico, un clarinetto o un’armonica per iniziare, rimandando a dopo eventuali successive esperienze con altri strumenti.
L’apprendimento di teoria e pratica musicale può essere immensamente facilitato dalla giusta attitudine dello studente, che può trovare gratificante cimentarsi, fin da principio, nell’apprendimento di uno strumento musicale piuttosto che in un altro.
Per scoprire lo strumento più adatto a noi dobbiamo semplicemente fare riferimento ai nostri gusti musicali ed alle precedenti esperienze. Lo strumento preferito ci aiuterà meglio nel percorso di apprendimento delle note, dell’applicazione delle pause e degli accordi, fino alle esecuzioni ritmiche suggerite da tablature e pentagrammi,
Abbiamo una particolare predilezione per il versante melodico? Scegliamo allora uno strumento classico oppure iniziamo dai primi barré e accordi su una chitarra.
Se invece siamo più interessati a seguire lo sviluppo ritmico di un brano, concentriamoci da subito su strumenti a percussione oppure cordofoni con un registro grave (come la tipica chitarra basso), avendo poi cura di completare la nostra formazione studiando anche la componente melodica dei brani eseguiti.