Lezioni di musica
Assieme alla chitarra classica e a quelli a percussione, il pianoforte rappresenta senz’altro uno degli strumenti musicali che permette più combinazioni creative. Alla base di brani e di lezioni di musica incentrate sul divertimento e sull’apprendimento, scopriamo com’è fatto il più importante strumento a corde percosse.
Il pianoforte: origini e storia
Entrato da tempo nell’immaginario popolare come uno dei cordofoni a tastiera di maggior presenza scenica e dalle infinite possibilità creative.
Il pianoforte è di certo uno degli strumenti più popolari e questo è dimostrato anche dal numero di principianti interessati ad imparare a suonarlo prendendo lezioni di musica.
Tale successo è dovuto alla presenza internazionale di ottimi pianisti oltrechè alla disponibilità di bellissime composizioni che meritano di essere studiate e suonate secondo l’interpretazione dei nuovi talenti della tastiera.
Il primo modello di pianoforte venne messo a punto da un nostro connazionale, Bartolomeo Cristofori, ai tempi della signoria Medicea in Italia. L’intenzione dell’inventore era chiaramente differenziare il classico clavicembalo aggiungendo dei martelletti per rendere il suono più controllato e variato dall’esecutore della melodia.
Il pianoforte venne successivamente migliorato dal costruttore tedesco Gottfried Silbermann e soprattutto dall’allievo André Stein: di lì a poco lo strumento sarebbe diventato prezioso sotto le mani del grande Mozart, il che contribuì a diffonderne la popolarità in tutta Europa, che continuò a crescere fino ai nostri tempi.
Presente e futuro del pianoforte
Il pianoforte arriva così all’epoca moderna, rafforzato nella sua celebrità dalle varianti di qualità proposte dai costruttori moderni (Yamaha, Steinway & Sons, Fazioli), e rendendo molti giovani desiderosi di prendere lezioni di musica già in tenera età per impararne le tecniche base.
I modelli classici, dotati di ottantotto tasti e costituiti da meccaniche che consentono l’azionamento del martelletto relativo alla corda che produce il suono, sono da sempre consigliati per prendere fin da subito confidenza con lo strumento.
Una valida alternativa, per chi però volesse cimentarsi a suonare la variante più moderna, è il piano elettrico (da non confondere assolutamente con le comuni tastiere elettroniche), che in certe situazioni può fornire preset ed effetti capaci di emulare ottimamente i suoni caldi e avvolgenti tipici dei pianoforti professionali di marche di primaria importanza, come avremo modo di constatare seguendo le nostre prime lezioni di musica.
Tipologie classiche di pianoforte
Iniziando lo studio di questo strumento musicale, di certo saremo interessati a scoprire le varianti base del pianoforte.
Iniziamo dal modello più evoluto cioè quello “orizzontale” altrimenti detto “a coda”, con lunghezze che variano dai 145 cm agli oltre 240, questi ultimi denominati “gran coda” e generalmente utilizzati per concerti di rilievo, in cui la qualità del suono e della risonanza sono fondamentali. L’armonia offerta da questo tipo di piano è difficilmente superata dalle sue alternative, in quanto l’ampiezza della cassa armonica centrale e la lunghezza delle corde garantiscono un suono preciso in ogni situazione ambientale.
Abbiamo poi, i pianoforti a muro o verticali, sviluppati in altezza e utilizzati soprattutto per l’attività pratica o per le lezioni di musica. Quasi tutti sono muniti di appositi pedali, tra cui la celebre sordina, che consente di suonare arrecando il minor fastidio a livello acustico specialmente in casa.
Prendersi cura del pianoforte
Indipendentemente dalla tipologia da noi scelta, il pianoforte rimane uno strumento molto delicato, di cui dovremo prenderci regolare cura, oltre naturalmente a mantenerlo accordato per consentire lo svolgimento di lezioni, esercitazioni o concerti. Ricerchiamo quindi un ambiente, in cui ospitarlo, che non presenti eccessivi sbalzi di umidità, in quanto questa potrebbe deformare i legni di cui è costituito, o addirittura spezzarli per via di eccessiva secchezza dell’aria.
Se siamo particolarmente attenti alla qualità complessiva del suono, installiamo il nostro pianoforte in un’area in cui non sono presenti ostacoli quali armadi a muro, decorazioni e suppellettili, per consentire all’acustica di risaltare in maniera brillante.
Anche al pianista si richiede il rispetto di qualche regola base come ad esempio, di non poggiare, per nessun motivo, sul pianoforte spartiti, libri di musica o altri oggetti durante l’esecuzione.
Il pianoforte è certamente uno degli strumenti più completi per prendere lezioni di musica: a poco a poco, potremo estendere la nostra formazione a riguardo, acquisendo una conoscenza sempre più profonda della teoria musicale.